Inquinamento dell’aria indoor e salute

Quanto influisce l’inquinamento dell’aria degli ambienti dove viviamo e lavoriamo sulla nostra salute? Le stime sull’incidenza delle malattie attribuite alle esposizioni a inquinanti presenti nell’aria che respiriamo sono preoccupanti.

L’inquinamento indoor comporta conseguenze sociali ed economiche significative, specie dove si è dimostrato che esso è responsabile di ridurre la produttività, l’apprendimento (fino al 15%), la qualità del sonno, il benessere.

Una scarsa qualità dell’aria negli ambienti chiusi può causare sonnolenza, alterazione del ritmo cardiaco, difficoltà respiratorie, mal di testa, irritazione degli occhi, del naso e della gola, allergie e asma, vertigini, spossatezza.

Gli effetti a lungo termine possono coinvolgere il sistema cardio-respiratorio, il sistema immunitario e quello nervoso. Uno studio delle Università di Harvard e Syracuse chiarisce che con l’aumentare del tasso di CO2 in una stanza, diminuiscono le performance cognitive.

L’alterazione della qualità dell’aria indoor (IAQ – Indoor Air Quality) è legata a fattori diversi. Influiscono sulla qualità dell’aria degli ambienti chiusi la tipologia e la concentrazione dell’inquinante, la presenza di sinergie con altri inquinanti, il tempo di esposizione, i parametri microclimatici e la suscettibilità delle persone esposte. Tra i gruppi più a rischio per esposizioni a inquinamento indoor bambini e anziani. L’associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili (ANTER) nell’approfondimento Attento all’aria che respiri…e non solo a quella esterna pubblicato il 28 ottobre 2020 riferisce che recenti dati dell’OMS evidenziano che tra le mura domestiche più della metà dei bambini europei restano regolarmente esposti al fumo passivo. Almeno il 15% dei bambini e degli adolescenti vivono in abitazioni con condizioni microclimatiche che sviluppano e peggiorano le crisi asmatiche.

Gli agenti biologici inquinanti negli spazi indoor comprendono pollini e spore delle piante, batteri, funghi, alghe e alcuni protozoi. La loro presenza è riconducibile all’eccesso di umidità all’interno degli edifici e ad una ventilazione inadeguata. Il metodo più efficace per scongiurare i disturbi legati alla qualità dall’aria negli ambienti chiusi è prevenire la crescita dei microrganismi sulle pareti interne degli edifici. La ventilazione riduce la concentrazione degli inquinanti e permette di controllare la temperatura e l’umidità all’interno degli edifici.

Ricerca e normazione rivolgono alle problematiche igienico-sanitarie connesse con la qualità dell’aria indoor numerose iniziative. A marzo 2020 l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha diffuso i Consigli per gli ambienti chiusi da adottare in presenza del Coronavirus in cui suggerisce di garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti aprendo regolarmente le finestre e di utilizzare i prodotti per la pulizia rispettando dosaggi e indicazioni d’uso. Nel Vademecum l’ISS ribadisce l’utilità della verifica regolare dello stato di funzionamento degli impianti di climatizzazione. 

Per avere un’elevata qualità dell’aria nella propria abitazione o sul lavoro è indispensabile affidarsi ad aziende qualificate. CentroClima24 progetta e realizza sistemi di trattamento dell’aria che migliorano il comfort, aumentano il risparmio energetico, mantengono l’aria salubre.

CentroClima24 esegue la manutenzione degli impianti di climatizzazione, intervento che previene le infezioni, mantiene l’efficienza dei sistemi, la sicurezza per le persone e le cose, l’igiene, la salubrità negli ambienti. Attraverso la pulizia e sanificazione della batteria e dei filtri antibatterici delle macchine esterne e interne, l’eventuale sostituzione dei filtri, la verifica della pressione dell’impianto refrigerante con eventuali ricariche gas, il controllo visivo dell’impianto elettrico e dei collegamenti, si ottiene il massimo rendimento dell’impianto con i migliori risultati su salute e ambiente.

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