La temperatura corporea dell’organismo umano

L’uomo non può rimanere a lungo in ambienti troppo freddi o molto caldi.

La temperatura corporea (T.C.) è l’equilibrio tra termogenesi e termodispersione (omeostasi).

Il calore corporeo viene prodotto con:

• Il processo metabolico che converte l’energia chimica in energia termica;
• L’introduzione degli alimenti;
• Il lavoro muscolare.
• Il valore della termogenesi di un soggetto a digiuno e in assoluto riposo in ambiente termico neutro (metabolismo basale) è compreso tra 400 e 1.800 calorie al giorno. Questo valore può variare da 1000 calorie (vita sedentaria) a 6000 calorie (attività fisica pesante o intensa).

I meccanismi di termogenesi si attivano in presenza di:

• brividi, fame, aumento dell’attività muscolare e della secrezione di adrenalina e noroadrenalina;
• vasocostrizione cutanea involontaria, assunzione della posizione fetale che riduce la superfice cutanea esposta all’ambiente esterno, contrazione dei muscoli piloerettori o (pelle d’oca).

La termodispersione avviene con:

• L’evaporazione: il trasferimento di calore quando un liquido si trasforma in gas. Evaporando il sudore che ricopre la cute e, in quantità minima, è impercettibile (perspiratio insensibilis) sottrae calore al luogo ove è depositato.
• La conduzione: processo con cui il calore passa da un corpo caldo ad uno adiacente freddo.
• La convenzione: il trasferimento del calore nell’acqua o nell’aria attraverso il trasferimento del fluido da una zona più calda ad una zona più fredda.
• L’irrraggiamento: la trasmissione del calore da un corpo caldo ad un corpo freddo senza contatto diretto attraverso l’emissione di radiazioni o onde elettromagnetiche emesse da un corpo denso.

I meccanismi di termodispersione si attivano in caso di:

• vasodilatazione cutanea, aumento della sudorazione, aumento della frequenza respiratoria e dell’aria espirata;
• anoressia, apatia o inerzia per favorire la diminuzione dell’attività muscolare.

La C. è influenzata da:

• Oscillazioni giornaliere: legate all’attività fisica e al sonno. Esiste un andamento della C. diverso nell’arco delle 24 ore (curva termica circadiana).
• Età: nei neonati la C. è instabile perché i loro meccanismi di termoregolazione sono immaturi. La T.C. ascellare delle persone anziane è inferiore ai 36°C.
• Ambiente: l’esposizione prolungata a temperature troppo calde o fredde può causare alterazioni.
  • Una C. sotto i 25°C causa l’assideramento;
  • Una C. oltre i 43/44°C causa il colpo di calore o di sole.
• Esercizio fisico: la C. aumenta con l’attività muscolare attraverso il metabolismo di grassi e carboidrati utilizzati per produrre energia.
• Stress: stimola il sistema nervoso vegetativo, l’aumento dei livelli di adrenalina e noradrenalina e del metabolismo.
• Ormoni tiroidei e surrenalici: tiroxina, adrenalina e noradrenalina.

Una variazione della C. può dipendere da:

• Causa estrinseca che si verifica quando, nonostante i meccanismi fisiologici messi in atto (ipotermia o ipertermia) l’organismo non riesce ad adattarsi al cambiamento.
• Causa intrinseca dovuta ad una regolazione alterata dei meccanismi termoproduttori e termodispersori (ipotermia intrinseca e ipertermia febbrile).

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